Migrant mother by Dorothea Lange |
sabato 13 dicembre 2014
(dov'è?)
giovedì 4 dicembre 2014
Stoffa bianca
giovedì 20 novembre 2014
Un altro caffè
giovedì 13 novembre 2014
Passerà (ironia della sorte)
23 Novembre 2011
La chiamano ironia della sorte.C’era motivo per andare via, mi dicevi in uno degli ultimi venerdì d’estate. E’ facile, pensavo tra me e me, lasciare andare tutto in Agosto. Trovar calore in altro modo, non sentir freddo mai, non nelle attese, neanche nelle mancanze. Trovare negli angoli di questa città una via d’uscita. Negli angoli. Nelle strade buie e senza uscita di Roma vecchia vedere un’uscita. Avanti, sempre dritto, una luce in fondo ci sarà. Pensavo, di nuovo pensavo tra me e me che è facile, d’estate, prendere altre rotte, puntare nuovi territori da esplorare, nuove voci da ascoltare, culture diverse a mescolarsi con la propria. Ma non in inverno. Ché col freddo gelano anche i sensi, e ci si scalda solo coi ricordi. Pensavo ai profumi: quelli no, non muoiono col freddo. Resistono, sulla linea sottile dell’olfatto, sotto il naso, sulla bocca. Diventano sapori. E reminiscenze sepolte eppure eterne, a risvegliare le dimenticanze.Sarebbe stato difficile, pensavo, sarebbe stato difficile non sentire la tua assenza dietro un odore, dietro una voce, sotto una coperta, in inverno. Pensavo che sarà del mio Natale, delle carezze attese per giorni e sempre appese alla finestra, ad aspettare un tuo ritorno.La chiamano ironia della sorte se, sul lungomare di Nizza, un venerdì di quasi sei anni fa, ci abbracciavamo per la prima volta. Se per anni ho atteso che tu tornassi, ogni venerdì. Se mi hai baciata sulla porta di casa, di venerdì. Se un venerdì qualunque sei andato via.La chiamano ironia della sorte e mi vien da sorridere se, per un nuovo volto, un qualunque volto, ho atteso ancora che fosse venerdì. Ed attendo. Un nuovo mare, un odore, un nuovo abbraccio, un sapore, un nuovo bacio. Una luce.Per le stesse strade. Lungo nuovi scenari.In un Novembre che inverno - e freddo - non è.
lunedì 13 ottobre 2014
Io sono voce
mercoledì 8 ottobre 2014
(Epiloghi come scommesse. Vinte. Epiloghi che sanno di inizio e mai di fallimento. Sotto il vestito, odor di pelle da baciare. Sul viso riconosco e curo le rughe di ciò che è stato. Ora che il futuro ha cambiato veste, ora che il futuro - finalmente - mi somiglia,
sorrido.
S - o - r - r - i - d - o).
martedì 23 settembre 2014
Inciso
Di passi lontani, l'incertezza dei sensi. Ho fame - pensavo - dei suoi sordi respiri. Sei fame - sentivo - e dolcezza ormai saggia. Hai bocca - tu - hai mani hai pelle odore - la voce - che a me sanno parlare. Di vene il tumulto, nei battiti stanchi di un cuore che riprende a pompare. L'assenza-presenza che è in me esistenza. Di ogni volta che ho taciuto, di ogni volta che ho mentito.
(Ché ciò che voglio ha da anni cessato ogni cammino. Ché ciò che ho dentro ha un nome che non so davvero pronunciare)
Di labbra il colore. E lunghi baci immaginari. E discorsi chiusi in una scatola.
Da regalarti la prossima estate.
lunedì 1 settembre 2014
--> 7 Aprile - 18:11
<-- 7 Aprile - 18:17
"Io ti amo"
venerdì 1 agosto 2014
L'analogia sghemba
lunedì 30 giugno 2014
Shh
martedì 10 giugno 2014
giovedì 22 maggio 2014
Livido
lunedì 5 maggio 2014
Fi-ore
mercoledì 23 aprile 2014
Endiadi (e altri artifici)
Sì,
ora
c'è
solo
da
andare.