giovedì 23 aprile 2015

RARUS (la promessa)





- Ricordi? -
- Ricordo. -

(Erano voci deboli e volti smarriti, in una corsa frettolosa e impaziente. Ricordo la pioggia, poi ancora la pioggia).

- Ricordi quei fiori? Ricordi per quanto tempo li cercammo? -
Feci silenzio, voltai pagina e sorrisi. Fu una sorpresa scoprire proprio a quel punto, nel mio album rosa, il suo volto ridente.
- Dicono - disse, sfilandosi ad una ad una le maniche della giacca - che ci sia un fiore di cui esistono al mondo due soli esemplari -.
Pensai alla fiducia cieca, all'amore, al denaro. Pensai all'entusiasmo della ricerca e del viaggio. Pensai alla bellezza.
- La chiamano Middlemist camelia - aggiunse, offuscando la mia vista con uno sbuffo di fumo improvviso - è rara quanto noi -.

Poi la notte ci vide coricati ed esausti, ed il giorno non fu che un germogliare tutto nostro. Le labbra socchiuse e il cuore pure, un solo alito di vento a donar l'essenza del nuovo. (Fosti un sapore - lo dimentico, dimentico il tuo sapore - un profumo, un suono, una notte- una notte soltanto -, lo dimentico, a volte, TU fosti una notte soltanto).

- Ricordi quel giorno d'Ottobre? Ricordi per quanto tempo lo aspettammo? -
Rimasi in silenzio, piegai le lenzuola con la fretta di andare. Squillò il telefono proprio in quell'istante.
- Sbocciavano solo in autunno - mi disse, guardando furtivamente l'orologio.
Pensai alla fortuna, al desiderio, alla paura. Pensai all'attesa del piacere. Di nuovo pensai alla bellezza.
- Proprio la stagione che tu ami - aggiunse, sistemando i polsini della sua camicia a righe.

Il giorno scivolò sui profili delle montagne come un bambino frettoloso sul suo scivolo di mille colori. La notte vi calò proprio sopra, ad oscurarne linee ed ombre. (Fosti un momento - lo dimentico, dimentico quel momento - un bacio, una promessa pusillanime e scaltra - una promessa soltanto - lo dimentico, a volte, TU fosti una promessa soltanto).

Me ne andai - per sempre, io andai -, uscii da quella porta con una valigia e un fiore stretto tra le mani.
Uscii da quella porta e dimenticai d'un tratto tutto ciò che c'era dentro.
Uscii da quella porta lasciandogli un biglietto: 



perché tutto ciò che è raro è per sua natura bello e 




lontano.




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