venerdì 31 dicembre 2010

Tempo 'Ponente'


Ho sussurrato -che pace-, tu -quale diversità- / T'ho raggiunto col pensiero negli angoli bui e in quelli freddi / le ho seguite quelle mani, anche quando,/ferme e giunte, si sforzavano di camminare / Quel tempo, il mio nemico, il mio più grande amico, / ha creato solchi così profondi, crepe e segni lungo i volti / sulle braccia, ha toccato anche le mani. / Quel tempo, come il vento, ne ha spostate di nubi / ne ha cambiate di giornate.

Noi no, mi dici, noi no, ti dico. Le stesse, noi.

Eppure le tue mani sono fredde, amica mia.
Eppure le mie mani, quella pelle, non la conoscono più.

mercoledì 22 dicembre 2010

Interpunzione, nemica


Preparo i bagagli, torno a casa.
Le voglio rileggere, le mie pagine.
Farne una sintesi, nutrirne i miei sensi.

Mettere un punto    .






(I propositi di sempre, da realizzare ancora.
                                                              Senza tremare più.)

venerdì 17 dicembre 2010

Sei come la neve, sei.







Che i nodi si sciolgano stanotte.
Che i miei limiti si pieghino.
Che la notte mi sorprenda.

Ho speranze di cartapesta,
infangate e poi ritratte.
Ho lividi profondi
tra le carni mie costrette.

Ho la leggerezza
di un fulmine, quando
sul vetro cade e fa rumore.



Le previsioni meteo dicono che domani nevicherà. Anche qui, anche tu.


domenica 5 dicembre 2010

Canto della potenza di te stesso. (di come sarebbe bello se le opzionifossero SI e SI)


Odio i rapporti ostinati, quelli in cui stai talmente stretto che preferiresti esserne fuori.
Odio i limiti intellettuali, quelli psicologici, quando non c'è alcuna ragione perché questi esistano.
Amo la gente che guarda e ascolta.
Amo il germoglio, di meno amo il fiore. Chè alla nascita le creature brillano e non piangono. Chè alla nascita tormento non esiste, se non quello di una luce - bella - ancora troppo forte. Ed è bene non cercarli i tormenti, è bene sfuggire loro con la potenza di te stesso. La potenza di te stesso.
Puoi prenderla la vita, mangiarla, consumarla. Puoi tremare, dentro 'sta vita, correre, ridere, frenare, ripartire. Puoi IMMAGINARLA soltanto. Sono scelte.




giovedì 2 dicembre 2010

Qui dentro (quando un pensiero non ambisce ostinatamente alla poesia)

Pronta a partire!

Dice che va in Spagna, questa tizia qui dentro. Dice che le brillano gli occhi e che ogni volta che s'allontana riscopre il valore IMMENSO di ciò che ha. Dice che laggiù ci sono due sorelle ad aspettarla. E che non conosce di meglio.

Io le dico di smetterla, dovrei dormire.
Non s'arrende, vuole conferme. Urla. Se solo voi sentiste che rumore e quale eco c'è qui dentro.
E' per questo che grida, perché
i legami infrangibili non sono mai silenziosi.

 AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!