lunedì 29 novembre 2010

Without

Lo guardo / lo vivo



e tremo.






Fleur d'ivoire

Se fosse un addio, 'ste ginocchia le piegherei per non stenderle più.
Se fosse un addio, non correrei più. Tra le pieghe del quaderno, quando quella virgola mi sfugge ed io desidero afferrarla. Non correrei più dentro questa vita, curva e morbida come una bella donna. Non sarebbe beltà la sua.

Se il nostro fosse un addio, non potrei guardarli gli orizzonti. Non potrei guardarli cogli occhi tuoi, perle smaltate d'avorio. Non potrei specchiarmi e vedere le stesse perle nelle mie.

Mi risveglierei nei miei antichi grovigli fangosi.

Se fosse un addio, io non ti rincorrerei.
Abituata all'assenza, vivrei quell'assenza.



Natale sembra inseguirci affannosamente, forse sa che il rosso è l'unico colore che mi dona. Mi regalerai un cappello, un orecchino o un bracciale un po' snob.
Ultimamente amo i fiori nei capelli.






Barcellona m'aspetta, tu ancor di più.

martedì 23 novembre 2010

Revisioniamoci

Mi sveglio dormendo alle 08.30, mentre fuori piove a dirotto ed il mio cervello stenta a capirlo. Col mio fare distratto esco dal portone e, dopo una trentina di secondi, mi accorgo che qualcosa bagna la mia testa, che c'è un dio impazzito lassù che rumoreggia e che lo stesso dio, probabilmente, ha voglia di arricchire il suo album fotografico. Ah, no! E' un temporale.
Alle 09.10 sono già in officina, mai stata più veloce, mai stata meno trafficata la città. Ovviamente non guido io, ho pensato bene di farmi accompagnare, l'inesperienza alla guida (in città) è una brutta bestia. Ovviamente l'auto non è la mia, sono una svogliata - ma motivata - studentessa universitaria, IO MI MUOVO CON I MEZZI PUBBLICI. Anzi, sono i mezzi pubblici che muovono me. Il tizio che maneggia la "mia" macchina non è rassicurante, in compenso il signormegaiperDirettore sembra un tipo affidabile e, soprattutto, non un megaiperDirettore. Bene, a me piace la gente col viso rilassato. Stento a capire i loro movimenti, un po' per il sonno, un po' perché conosco la materia auto quanto l'ingegneria aerospaziale, praticamente geroglifici.
Alle 10.00 sono già a casa, in officina c'è poca gente, revisione e bollino blublublu fatti. Finto bollino blu, fintofintofinto. Ne sono convinta. Anche perché mentre "testava i fumi", il signor "è inutile che guardi tanto non ci capisci un ca**o" era scomparso dietro una nube tanto grande quanto nera. - Y10, grande lavoratrice, instancabile, del '93. - Ovviamente, quando finalmente apro l'uscio di casa, dopo aver subito litri di pioggia nel lunghisssssssssimo percorso dal parcheggio - o pseudo tale - a casa, SPUNTA IL SOLE. Maledetto. A volte mi fa così arrabbiare. Effettivamente abbiamo discusso così tante volte, io e il sole, che stavolta non avevo proprio voglia di litigare. E' testardo, non ammette mai i suoi errori e poi è un tipo che non rispetta gli appuntamenti. Brutta gente, quella.

Una revisione può insegnarti mille cose. Io so solo che quella Y10 mi ha colpito. Anni tra umidità e pioggia. Gare in autostrada con il Camion più lento. Trasporti eccezionali come le nostre valigie. E' piccola quanto basta per trovare parcheggio facilmente, è carina, anche comoda. Quando sono tornata a casa, poco fa, ho revisionato anch'io qualcosa di me. Ché forse le intemperie non necessariamente debilitano, o almeno non debilitano e basta. A volte bisogna solo superarle. O revisionarsi. In tutte le officine, o quasi. Costa 64,80. Se serve, arriva anche una coscienza nuova. Senza spese di spedizione.

domenica 21 novembre 2010

I miei voli low cost


Ho racchiuso in uno scrigno i sentimenti nostri.
Li ho portati con me.
Ne ho lasciato tracce lassù.
Lassù.

Lassù.





- Vieni a vederle planare con me? -



domenica 7 novembre 2010

Incontri di occhi


Lunedì sarò su un aereo.
Riesci a sentire il fruscio, quel rumore assordante che l'aria produce quando il mio corpo si allontana dal tuo.
Riesci a sentirlo anche ora, vero?


Incontro altri occhi, e sai bene quanto amo sbattere contro alcuni di questi, disegnarne la mappa, decifrarne i colori. Per pochi istanti. In fondo, il 99% della popolazione mondiale non ha nessuna funzione nella nostra vita se non questa, donare incontri. Incontri di occhi. E sai bene quanto, al contrario, io non ami parlare. Quelli son scontri, tra ciò che pensi e ciò che l'altro recepisce. Quale disuguaglianza, un melodramma in due atti, una farsa.
Io adoro gli occhi. 
Nelle pagine, io vedo occhi.
Leggendo, io leggo degli occhi.
Chi ha scritto, ha riposto sul foglio i suoi, lentamente, forse inconsapevolmente.
ADORO esplorarli.

Lunedì sarò su un aereo.
Che fruscio,

amore mio.








Noi ci guardiamo in fondo agli occhi
per capire quanto tempo abbiamo,
se il giorno lasciato indietro
è proprio quello che volevamo;
se alla fine del viaggio
ci sarà qualcosa come una memoria,
se tutti i baci, gli abbracci, gli addii
resterenno sospesi nell'aria...
Ma ci guardiamo negli occhi,
non importa quanto tempo abbiamo;
non importa se il giorno lasciato indietro
è proprio quello che volevamo;
se alla fine del viaggio
nessuna delle tue stelle
ne avrà mai memoria,
perchè i baci, gli abbracci, gli addii
sono la nostra storia, sono noi, noi, noi
 



mercoledì 3 novembre 2010

Assonanze di sensi


Rincorrere le note di un violino.
Provare ad afferrarle con la mano. 



 Ci hai mai provato?