martedì 28 febbraio 2017

Sorridevo sebbene (la promessa)





(- Me lo prometti?  Promettimi che mi aspetterai. Promettimi che al mio ritorno ci sarai. -)


Perché quando tornerai gli occhi saranno lucidi, e le mani - le mani - improvviseranno timore. Quando tornerai dimenticherò d'un tratto le stagioni passate e, d'un tratto, quasi come a mentire, ti toccherò come se non lo avessi mai fatto. Il tempo, ti dissi una volta, è sempre un nemico. Il tempo, amore mio, è lama e fucile e coltello pulito.

Quando andasti via c'era un sole tiepido, l'estate chiudeva il sipario con quel mantello di nuvole tipico di Settembre. L'intorno, niente più che un suono ovattato che somigliava a quello della distanza: eppure non c'era, ancora; eppure tu c'eri, allora.

-Tornerò - dicesti - io, sai, tornerò - 

Quando tornerai saranno ore di piacere, occhi incantati a dirsi che c'è ancora tutto da fare - eppure il cuore palpiterà di indecisione, poi di gioia, poi di un po' di dolore -. Il tempo, amore, punta il mirino proprio a sinistra.

Ti penso ogni momento, ogni momento, ogni momento -

Quando andasti via c'erano occasioni nuove da scartare, e la fretta di andare, e il coraggio, il bisogno , la forza di andare comunque. Sorridevo sebbene. Gioivo nonostante. Di un amore trovato, del suo dispiegarsi dentro me come nenia sobria e armoniosa. Tu questo sei stato: una carezza - percepirla davvero - sulla superficie del cuore.

Non poterti toccare è il mio unico e più grande tormento - 

Quando tornerai, amore mio, io scaccerò ogni lamento. Quando tornerai, carezza mia, sarò io, lo prometto, la tua carezza sul cuore,  Sarà passato un solo attimo da quel giorno di Settembre, così che "quando te ne andasti" coinciderà con "quando tornerai".

E il tempo, amore mio, non sarà niente più che l'ennesimo nemico sconfitto.


(- Io sì, te lo prometto -)