sabato 20 luglio 2013

Le pagine che ho scritto, nascoste da un nome finto e un colore - l'arancione - mai come in questo momento si sentono libere. Di approdare in altri luoghi, conosciuti o meno. Di manifestarsi attraverso la mia voce o la mia penna, firmandosi con il mio nome vero.
Tre anni, oggi, da quel giorno in cui, sul mio divano bordeaux, decidevo di condividere ciò che scrivo con qualcuno - senza, questa volta, "metterci la faccia" - (ché poi, col tempo, ho scoperto che in questo modo ci "metti più faccia" di quanto si possa immaginare. In questa pagina che diventa immagine di te - per gli altri - e specchio - per te stessa -). Tre anni e molte cose da scrivere. Cambiamenti che solo a pensarci mi sembra di non vivere la stessa vita di allora. Eteronima, invece, è sempre la stessa: patetica e nostalgica al limite del ridicolo, e chi più ne ha più ne metta. Ma è una parte di me. Forse- e paradossalmente - la più intima. L'ho affidata, in questi anni, ai vostri occhi. E quegli sguardi hanno permesso ad Eteronima di vivere, esprimersi, liberarsi.
 
Un grazie a voi.
 
 
Antonella