mercoledì 23 dicembre 2015

Hibiscus (del fiore che eri, del fiore che sei)

(Hai sogni così piccoli, e mani troppo capienti per lasciarli respirare. Hai progetti così semplici, e risorse inesauribili, e fiato a sufficienza per raggiungerli)

Perché sei di nebbia, come i panorami migliori. Soffri di apnea, costringendo il tuo corpo alla resa. Madre senza figli, di una bambina intrappolata ancora tra le vene. Soffri di vertigini, ma non sai guardare che dall'alto. Muoviti piano, fiore frangibile dai petali multiformi. Proteggiti, quando puoi, dai forti venti e dalle fanghiglie scivolose. Sappi proteggerti, fiore in germoglio. Sappi fiorire, sappi fiorire di ogni colore. Che ti annusino piano, che sappiano coglierti. Che sappiano prenderti in una mano e mostrarti meraviglie ancora inesplorate. Che sia un nuovo giorno, nuove scoperte e visuali. Che sia solo il tuo odore. Che siano le sole tue foglie/forze. Curvati appena, a metà del tuo stelo, e non farti spezzare. Godi di luce, quando alla natura non potrai sottrarti. Godi di luce e impara a nasconderti. Petali come un tetto e foglie forti come il perdono.

mercoledì 2 dicembre 2015

2.12



"Augurarti l'insondabile, ancora, chè le vie della conoscenza sono infinite ma la ricerca dei brividi è una tensione morbidissima;
di sognare forte, ovunque si adagi il tuo sguardo,
come la formula di un medicamento segreto,
di imparare a nuotare, imitare l'evoluzione naturale dei pesci.
Senza pensare a nulla, allungarsi come un serpente, con un vento diverso tra il ciakolio delle ciglia,
di profanare il cuore.
Campi d'equilibrio, incontri, bandiere, appartenenze e tumulti sono passeggeri,
ovunque io vada, sei una parte di me, come un primordiale scuotimento cardiaco.

Sii felice, è il mio ammonimento.

Ovunque ti festeggerai, abbi stupore e cura di ciò che sei.
Buon compleanno ragazzina".

C.



Nel giorno del mio compleanno parole straniere ad intrecciarsi con le mie, taciute. Per il mio compleanno, in quest'anno di belle speranze e degni traguardi, sorrido.


Antonella