mercoledì 2 marzo 2011

Signora Opportunità



La Signora Opportunità ha il trucco sbavato, macchie nere intorno agli occhi, lacrime di rimmel sulle guance. Ma sorride. Si, lei sorride. Perché niente ha e niente perde quando si tirano giù i dadi e la sorte decide il da farsi.
Se le facce dei dadi non barano, e se il risultato non ti spaventa, la Signora non sorride più.



L'ho vista passeggiare in Via Duecento mentre frugava nella borsa, la borsa di un'altra. E rubava qualcosa, forse un rossetto.
A colorarsi di rosso le labbra, a rendersi ancor più provocante.

Io l'ho vista mille volte, con quei tacchi storti e cigolanti, ubriaca e barcollante, afferrarmi un braccio e trascinarmi.
A graffiarle le braccia per difendermi, io, come un folle che conosce per la prima volta la ragione.




La vedo. E' sdraiata e canta, la stronza, a desiderare la mia invidia. Vuole che io vada con lei.La seguirei, se solo la meta non fosse così lontana.
Un luogo fermo in una fotografia, un luogo muto delle frasi che vorrei


La Signora Opportunità tira i dadi e se ne frega, ché tanto,
nel caso, son io che            qual(?)cosa.
                               perdo                         
                                                                       

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