Eri seduto sul letto, a scegliere le canzoni giuste per me.
Ero in piedi sul letto, a muovere passi sulla musica scelta da te.
Ho visto la tua ombra alle tue spalle, mi sono avvicinata. Il muro ha disegnato anche me, vicino a te.
T'ho detto "guarda" / m'hai detto "vedo".
Lo specchio,stamattina, m'ha raccontato di noi.
Un risveglio avvolgente, la mia pelle impregnata del profumo tuo, la mia bocca a sorridere del tempo che sembra non essere trascorso mai, e fare la doccia per mischiare il tuo odore al mio bagnoschiuma.
Al bignè, precisamente. Pastoso e intenso, una fragranza che si addice perfettamente alla giornata.
Hai pettinato i miei capelli, li hai asciugati, carezzandomi le palpebre ogni volta che i miei occhi si chiudevano. A godere del tuo tatto, morbido e ritmato, sulle note di quella canzone, quella lì. Quella che mi somiglia.
►Malika Ayane e Pacifico, Sospesa
Ho visto la tua ombra, mi sono avvicinata.
T'ho detto "guarda"
m'hai detto "vedo"
t'ho detto "vedi solo la mia ombra, non sai quant'è bella la tua"
m'hai detto "non sai cosa ti perdi tu"
t'ho chiesto "cosa?"
"...non sai cosa ti perdi a non vederti il viso".
- Un'assenza particolare, oggi. E ogni giorno, da troppo tempo. -
3 commenti:
é meraviglioso questo post....davvero
Ed è meraviglioso, te lo assicuro, scoprire improvvisamente di possederlo, attraverso gli occhi e le parole degli altri.
Che è bello il post, lo sanno dire anche i muri (o gli specchi, per restare in tema.).
Non sono le parole in sè.
E' quello che (presumo) hai sentito nel scriverlo.
Si.
S.
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