mercoledì 15 giugno 2011

Tra la fine e l'inizio






►The waves, Elisa

01.30 La notte è scesa in un istante, un minuto prima sembrava mattina presto. Indossava una maglia a maniche lunghe, verde smeraldo su pelle nera.
"Fa troppo freddo per essere estate. Effettivamente, estate ancora non è."
Verde smeraldo su pelle scura, sarebbe stato il mio abbinamento, in una di quelle estati che sono buone per rigenerarsi, per dar modo al sole di coprire cicatrici e percorsi tracciati dalle vene.
"Un cocktail alla menta. Fredda. Mi riscalderà."
Ma un cocktail dice poco, quando le voci e i volti che hai intorno sono così familiari che ogni fantasia su di loro è vana. E non renderebbe giustizia ai pensieri veri. Mani a stringersi, occhi a perdersi, saluti formali, incontri casuali. E il rumore felice dei bicchieri che si toccano, in un brindisi che sa di riscoperta. E di menta.


02.15 "E’ arrivato anche Giugno, sembra ieri Natale"
Cambia la forma, mai la sostanza. Il rosso di Dicembre si è scomposto in sfumature di giallo, tratti di verde, tocchi di blu. Cambia l’apparenza, non la consistenza. Morbida e gustosa, pastosa.
"Le stagioni cambiano, i tuoi occhi son gli stessi". Con un battito di ciglia ho troncato la tua frase, l’imbarazzo ha spostato il mio sguardo oltre te, dove l’orizzonte si annulla su pareti di terra che non hanno un nome. Da scalare la mattina presto, dopo una notte serena. Hai rivissuto flashback di umori e intenzioni contrastanti, legati da un filo ben saldo, che invece un nome ce l’ha. Hai scelto quest’ora e lo stato d’animo di questo momento per dirmi che lo fai, per dirmi che ci pensi: "abbiamo avuto un inizio e una fine, il motivo lo sto ancora cercando".



03.45 "Sono quasi le quattro, è meglio che vada", t'ho detto.
La prima volta che vidi la tua città, arrivammo alle 4. Di voglia di dormire, dopo un viaggio che sembrava interminabile, neanche l’ombra. Mi facesti la stessa domanda, con occhi meno attenti. "Hai sonno?" Silenzio. "Allora? Hai sonno?", mi hai chiesto di nuovo, ad occhi spenti. "Neanche l'ombra", ho ammesso.



05.50 Il mattino poi è sopraggiunto in un istante, un minuto prima sembrava notte fonda.




 



►Foto: nuovo inizio, Eteronima





E l'alba, quell'alba che abbiamo visto da lassù, non è che il confine,
l'intervallo surreale, tra la fine e un nuovo inizio.

3 commenti:

polverosaMente ha detto...

e sia ^_____^

Eteronima ha detto...

^_^

numero51 ha detto...

Abbiamo avuto un motivo, l'inizio e la fine li sto ancora cercando *

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