venerdì 10 giugno 2011

Einmalig








►Nicest thing, Kate Nash


Un soffio di vento contrario. Hai presente il rumore che fa?

Torno a casa ed è il volante a guidarmi, questa strada la conosce a memoria.
Non più strisce a dividere le corsie, ma pezzi di fotografie. I lampioni tentennano, ogni angolo, dannazione, ogni angolo è un pezzo di te. E un soffio di vento contrario cos’è se il limite massimo l’ho superato da un pezzo, un soffio di vento cos’è se abbiamo avuto un cielo intero e folate improvvise e panorami allucinati. Di noi.

Sai, hanno asfaltato la strada, dal ponte sul fiume al bivio che porta alla fabbrica. Quante volte l’hai dipinta come un aeroporto, o come un porto, vista dalla vetta più alta. Perché, contornata da luci, era immersa nel buio. Al buio le mani, al buio i pensieri, al buio la bocca. Accolti nell’abbraccio arancio di questi monti, quante istantanee abbiamo scattato, di mani legate e urli e corse a perdifiato. E le foglie, le foglie, quante parole hanno assorbito. Come ossigeno. Cadranno, mi son detta, in autunno. Di stagioni, sai, ne son passate, le foglie però son rimaste aggrappate.



La strada sembra scorrere sotto le ruote ferme, mentre la radio trasmette quella canzone, proprio quella lì. Apro il finestrino per respirare di nuovo quest’aria. Sandali e bracciale, come quella sera, sono dello stesso colore della maglia, sono dello stesso colore della terra. La frangia è lunga, mi fa presente che il tempo passa.


E sono gli anni, quelli che vedo correre e scorrere sull’altra corsia. Sono gli sbagli, sono i rimpianti. Quel vento è ricordo, quel vento non è altro che un pianto.
E quelle montagne parlano ancora dei nostri viaggi immaginati e di quelli fatti, raccontano dei nostri occhi sbarrati in attesa del prossimo volo. Aeroporto immaginario, andata e ritorno a basso costo e in poco tempo. Su strade di un cielo mai esplorato, terra nuova in mare aperto. Combinazione di opposti, di einmalig, di forme astratte e passioni. Passioni.


Un soffio di vento contrario. E’ questo il "rumore" che fa.

1 commento:

.angelica. ha detto...

..questo soffio di vento che ti ha accarezzato il viso e ha suscitato in te questi pensieri, è qualcosa che proviene da molto lontano ma che tu tieni dentro per non perderlo. Anche se ti volti ad osservarti troverai altri soffi uguali a questo ma che ti pettinano i capelli nella direzione giusta non piu' contraria. Quindi un passo avanti e uno indietro e cosi' via...che ne dici, ti convince?:-)))

E' bello cio' che scrivi.:-)
Ciao Eteronima...

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