domenica 26 giugno 2011

L'orchestra naturale



►Plus d'hiver, Y.Tiersen e J.Birkin

La voglia di fare era andata perdendosi dietro rimorsi e rimpianti, soliti ignobili sentimenti di fallimento. Così diversi e così fermi. La notte durava troppo poco, il giorno sembrava interminabile.
Avrei volentieri fatto una passeggiata di notte, per non sentir le voci e i rumori assordanti della città in movimento, per non veder altra luce che la luna. Avrei ritrovato la mia casa in campagna proprio lì, in uno scorcio assonnato di città. E’ che le stelle da qui non si vedono, come fossi più lontana dal cielo. Nel giardino di casa mia, oltre ai fiori e qualche trifoglio, avrei creduto di cogliere anche una stella. Così vicina e così grande, mi ha visto vivere con gli occhi gonfi di speranza. E andare via e ritornare e andare ancora via. Per poi tornare. Roma invece ha le gote rosse di caldo e sudore, sbavature di trucco su un volto troppo bello per esser così vecchio. Ascolta gli stornelli stonati di gente che vive di passione e risate. E’ bella, è brulicante, ribolle. Ma io vivo di alberi e montagne e fiumi e mare e canti che sono orchestre naturali e tintinnii dell’acqua che si trascina via. Io vivo di respiri profondi a polmoni bene aperti, di corse a piedi scalzi sull’erba, come fosse un tappeto esposto in salone. Roma è in apnea. Io voglio aria.



Si avvicina il tempo del ritorno, quello in cui basta un soffio di vento a coccolarmi, quello in cui il caldo non fa soffrire, gli alberi fanno ombra. Il mattino mi accarezza, non bussa forte sulla spalla, mi accarezza. Mi chiama con la sua voce calda di mamma, mi chiede se preferisco un cappuccino o un caffè, o se l’estate comincia a farmi sentire la voglia di un frutto. La freschezza sotto il palato. Succo di frutta, per cominciare la giornata. La possibilità di leggere nel verde, accoccolata in un sogno che è piccola realtà. E’ lì che l’ho ritrovata, la voglia di fare. [...]


Ho scelto di non vivere lì, ho scelto altre strade, altri sogni, altre realtà.
Ma so, io so cosa vuol dire l’odore di terra, l’odore di verde. So cosa vuol dire essere svegliati da un odore che è senso di ogni cosa.

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