venerdì 17 giugno 2011

Metanarrar






►Nude, Radiohead

Grovigli di idee.
Da battere a macchina per far sì che un progetto prenda forma. Quanto amo la parola forma. Ché non è più un’idea, è una forma. E quanto amo veder cambiare le cose, sotto gli occhi, dentro la pelle, sul viso. Quanto amo le palpebre. Nude. L’ombretto maschera e imbratta ciò che, nudo, è sensuale. Solo una riga di nero, sulla linea dell’occhio. Un ventaglio bianco è il pezzo forte, sulla scena. Un fiore argento opaco tra i capelli, perché brillante è artificio.


Grovigli di idee per riempire una storia. Che sarebbe tale se fosse già piena.
Uno sfondo di cartone sul palcoscenico è impressione ed espressione di un sentimento che nasce. In uno spazio che è terra lontana, tra vegetazione che ride e fumo di legna calde. Da avere davanti, come realtà da inventare ancora. Se potessi, sai, se potessi, ci butterei dentro la vita. Farei parlare i personaggi con la tua bocca, disegnerei il tuo sorriso tra virgolette. Citazione di.



Grovigli di idee che son consonanti. E allegorie scomode di un significante esanime. Da battere a macchina, da battere forte, prima che sfuggano ai polpastrelli, attirate da un sogno più grande, un’invenzione degna di esser definita tale. Imprimerle bene, saperle pronunciare, saperle scrivere, saperle ascoltare.


Grovigli di idee da sciogliere piano, carezzare la penna, stimolarla. Che cammini da sola, mi auguro. Che tracci sceneggiature di un tempo contemporaneo, invisibile per molti, materializzato in maschere e parole che altro non sono che vite vissute. Da rivivere in massa, da vestire in estate, stoffe pregiate travestite da stracci. Inventare una trama, riuscirci davvero, trovarla negli angoli stanchi di una fantasia che cede pian piano.


Ma me l’hai insegnato tu che si può avere dalle mani, che si può dare coi pensieri, che si può essere mille e uno, che ci si può concedere totalmente all’altro, senza restrizioni e imbarazzi. Che si può inventare una vita intera. O far finta che una vita sia solo un’invenzione.
O una citazione di.



(Se potessi, sai, se potessi, non ci sarebbe trama né finzione, non ci sarebbe monologo, né sonetto.
Se potessi, sai, se potessi, saresti tu quel progetto.)

 





A Manuel
 

 A ManuelA

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