giovedì 11 ottobre 2012

(Flashback di) Nubi e presagi





Fa caldo, da giorni.
Stringere al petto –per l’ultima volta- una vecchia fotografia, sentir l’immagine imprimersi come inchiostro all’altezza del cuore. Per l’ultima volta. Addio a ieri, addio. Qualcosa –una mossa, un istante, una sola telefonata- avrebbe cambiato le sorti del gioco e dei giocatori: re e regina insieme a difendere il loro territorio, una schiera di soldati-amori già morti per loro. Poi il tempo d’attesa, come in ogni gioco. L’escogitare la mossa, starci a pensare, fingere indugio e intanto tremare. 

"Fa caldo, da giorni. Non sorrido se non davanti ai tuoi occhi. Non vedo bene se non davanti al tuo sorriso. Mi manchi. E sei qui."

Ma un giorno non importeranno le stagioni, mi dico, il loro irrompere senza avvisare, il loro costringerci al saluto. Non importeranno più le pene, né lo sguardo poetico di quel pomeriggio di metà mese. Non conterà la febbre del non averti, né l’assenza che è solo una costante. Come ci si avvicini alle cadute, come si possa inciampare ad ogni avvallamento, come si perdoni un non amore, non sto neanche più a pensarci. Penso alle tue mani. Agli abbracci. A quando respirammo la stessa aria, smog che parve dolce essenza. Al contorno dei tuoi occhi, a quel dentro che –lo so- è meravigliosamente mio. Alla mia scrittura che mi fa rabbia ed è patetica, se dietro le parole non leggo che te.

Già, fu in un giorno di pioggia. Nubi nere e dense come ovatta bagnata, asfalto scivoloso come fosse un avvertimento a non proseguire, un presagio, una profezia. Ma il gioco non ha senso -un po' come la vita, i film, i libri e ogni canzone- se sai già come andrà a finire. Ed io voglio giocare, sai -perdere, piangere soffrire-, anche se conosco già il finale:

"Fa freddo, da giorni. Non sorrido se non davanti ai tuoi occhi. Non vedo bene se non davanti al tuo sorriso. Mi manchi. Perché non sei più qui?"


3 commenti:

Serpente Piumato ha detto...

http://youtu.be/hIMe3eY5vXw
Caldo dici?
A me sembra che faccia piuttosto freddo ...
http://amicidimauro.wordpress.com/2012/10/11/chissa/

Flyinlife ha detto...

Vuoi giocare, pur sapendo di correre il rischio di perdere;
giocare e vivere _di quella vita_ che ti fa anche soffrire, ma ti fa sentire il caldo nelle vene e il gelo nelle ossa _da spaccarle_ a volte...

Eteronima ha detto...

Gioco, voglio giocare. E chi se ne frega se a perdere sarò proprio io, chi se ne frega dei graffi. Ovunque, comunque.
Un sorriso.

Posta un commento