martedì 9 ottobre 2012

Al tuo scrivermi muta (soggetti come rime alternate)




Alla tua pelle delusa, prigioniera di un abbraccio che non dura mai abbastanza. A queste pieghe nel libro, a ricordarti quegli occhi che ti fanno regina. Regina un giorno solo, regina due volte, regina di un castello in  macerie, che nessuno ha mai ricostruito. Alla tua pelle delusa, a quel sordo respirare del tempo, alle tue gambe tremolanti e indifese, a quel sorriso bugiardo. A questa città che sembra parlare, di notte, tra un sogno voluto ed un altro dovuto. E chissà cosa suggerisce, la Roma delle tre di notte, tra uno sbuffo di fumo e una carezza sognata. Cosa vuole dirmi, questo cielo arancione che è luce e buio e che non sa parlare?

Ma è solo quel che resta di un vestito indossato troppe volte, è solo la fatica del freddo che si avvicina senza farsi notare, come un ladro a carnevale. Piedi scalzi e passi cadenzati, la sorpresa di un silenzio inaspettato. Ghiaccio e gelo all’orizzonte, un tepore mite sotto i piedi. E non è una novità, ma è solo quello che rimane di due sguardi di stagioni che da sempre si toccavano. 

Alla tua pelle che odora, alla tua pelle discreta, al tuo sapermi incosciente. Riconoscere –d’improvviso- le rammendature del presente, sentire gli aghi infilzare i polpastrelli: sangue che non ha ancora un colore, ferite –tante- così piccole da non farci neanche caso. Al tuo saluto che si smorza sul finale e accorcia il suono, ché tanto domani sai che torna. 

A domani, alla tua pelle delusa, al tuo scrivermi muta, come essenza nell’aria, come destino incrociato, come trecento metri di strada in un pomeriggio d’Ottobre che ti ha regalato un solo caffè.
Alla mia pelle delusa, all’oggi che arranca, al domani che aspetta. 

Al domani. 

“A domani”.

3 commenti:

Serpente Piumato ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=JYOAEjtL2Ro

Flyinlife ha detto...

A Te, che trovi il fondo d'ogni senso e lo scandagli con le mani nude;
e tocchi l'anime
e nutri la tua
che pelle respira e sogna..

Eteronima ha detto...

A te che leggi come con i miei occhi.

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