giovedì 12 luglio 2012

Luglio






Nodi. Tra i capelli e nelle dita, da districare. Attese sfibranti al di là della porta, poi il ricordo esausto di una partenza. Sempre la stessa. Luglio spezza in due il ventre, così come fa con l’anno. Assottiglia le distanze temporali, lo fa con un garbo malizioso, silenzioso, quasi sembra non interferire. Invece, prepotente, disfa le certezze: un anno fa piangevo di un’assenza, un anno dopo mi stupisco di non sentirne la mancanza. 

Nodi. Sentirli nello stomaco, nella carne, nelle ossa. Non riuscire a slegarmi da me stessa. Scoprire, di soprassalto, dietro una musica scritta per me, di essere esattamente tutto ciò che non conosco. Luglio è una donna attraente, ma con le calze rotte e i tacchi sbilenchi. Di quelle che guardarle in viso è una meraviglia, fin quando non si arriva a carezzarle le gambe. Tremano. E l’imbarazzo le irrigidisce, fino a delineare accuratamente i lineamenti dei polpacci, ancora tesi, mai rilassati. Luglio, di nuovo. Nodi, ancora. Non riuscire a slegarmi dalle mie promesse. Che riuscirò –“ci riuscirai”-, che poi farò –“vedrai che lo farai”-, che troverò –“lo troverai”-. 

Pensare che a Luglio accettai il suo invito. Poi ingoiai frasi amare, respirai il suo deserto, riempii il mio del suo deserto. Era distratto quel cielo, un solo inverno dopo, con la nebbia a far da filtro: di una visione asciutta, lineare, semplice, essenziale. Eppure quella nebbia deviò la direzione del suo sguardo, eppure quella nebbia seppe deformare ogni veduta. Di quanto è bella per sé stessa e non dovrebbe intimorire, di quanto ogni momento è un invito a non finire. 

Pensare che è già passato un anno e ritrovo in altre forme un altro invito.
Pensare che è già trascorso un anno e un'altra voce accarezza le mie notti. 
Che non sento più la sua mancanza. 
Ma che ho nodi -gli stessi- che non so ancora districare.

4 commenti:

chand ha detto...

col male che ti voglio:)
non ho mai capito come alessandro districò quel nodo, ma so che quando sembrano indissolubili l'unica soluzione è farne subito altri come una spirale continua di assuefazioni dimenticanze unioni e impegni:)

Eteronima ha detto...

Senza scioglierli/tagliarli mai? Forse hai ragione, forse ci sarà sempre un nuovo nodo, che non è detto debba esser sciolto.
Un sorriso (*)

flyinlife ha detto...

E' perchè sono dentro di noi quei nodi, da sempre, ad aggrovigliarci l'animo...se li sciosciessimo non saremmo più noi...

Eteronima ha detto...

..ma no, non li scioglieremo mai.

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