lunedì 30 gennaio 2012

All'angolo dei giorni





All’angolo dei giorni, con la schiena ad aderire perfettamente alle pareti.
Nell’incavo astratto dei miei bisogni – che pure è protuberanza, quando son soddisfatti -, vivo le ore come fossero nutrimento. Per il mio palato mai sazio. Per i miei occhi mai pieni abbastanza. 
All’angolo della mia stanza, accanto ad una finestra che ancora non fa giorno, guardo le pareti dondolare, stringersi, poi ritrarsi. E’ lontano, forse troppo, il tempo in cui una camera sembrava il mondo intero e le pareti spazi bianchi da riempire. 

Accovacciata accanto all’ennesima illusione. Di un sorriso di cui ho paura. Del suo coraggio d’amarmi, io ho paura. All’angolo del pavimento, che è spigolo, a guardarlo dal di fuori. Lama a doppio taglio pure questi giorni, a incidere nella carne un nuovo disegno di sangue, a minacciare il cuore, a regalarmi emozioni – vere - a cui non credo più.

Accovacciata a guardare ancora una volta il soffitto, ennesimo foglio bianco di un libro che, finalmente, mi sembra di non aver letto mai. E l’odore, l’odore che ha un libro ancora da aprire, universo nuovo e traboccante, corpo, materia, parte che diventa poi parte di te, lo sento.
All’angolo di questo foglio, che non è soffitto eppure mi protegge, una piega. Ad evitare spigoli. A smussare le mie paure.

Accovacciata accanto all’ennesima illusione, all’angolo dei giorni, nell’incavo astratto dei miei e dei tuoi bisogni, 


io ti aspetto.
Ti aspetto.

4 commenti:

Hally Lou ha detto...

Lieta e fiera d'essere assonanza.
O di condividere emozioni che ci lasciano incredule. E cariche di vita vissuta. Perduta.

Flyinlife ha detto...

Sei meravigliosa, altre parole non ho...

Eteronima ha detto...

Un sorriso a voi.

stefano ha detto...

La via del domani non è mai orfana di tempo.
Ma è il tempo, che in simbiosi con l'attesa diventa orfano dello scorrere.

E si ferma.

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