lunedì 15 aprile 2013

Il senso del grigio




Ricominciammo ad intuire i pensieri. C’è inconsapevole telepatia – un sentire l’altro e nell’altro più forte -, quando ai silenzi non si dà ancora voce. Iniziammo a saperci completi, senza soffrire dell’altro alcun senso e dissenso, patimmo a metà i crucci dell’altro, scoprendo che è bello soffrire se in due. La voce si ruppe sull’unica frase che non avremmo mai detto, il bicchiere sul tavolo come sudato, quasi a mostrar lo stesso imbarazzo che noi due, al contrario, celammo. E' bello, pensai, scoprirti realtà. 

Il grigio ti dona, a te piace, il grigio?

Pensai alla cenere, alla polvere, al cielo d’autunno, allo smog della città. Pensai ai capelli di mia madre tra qualche anno, a quelli di mio padre, quelli che avrebbe avuto tra qualche anno. Pensai al fatto che il grigio non è che un nero a metà.

No, non è un colore che amo. Forse lo amo a metà.

Di nero ero vestita, di nero mi spogliasti. Vesti come foglie in autunno, colori scuri a modellare i fianchi. Il nero, pensai, sì che lo amo, nella sua totalità. E permisi alle tue mani di privarmene, come l’età fa con il primo amore, senza indugi e con l’esatta consapevolezza che è giusto – maledettamente giusto – che sia così. Per darmi a te completa, senza riserve e indugi. 

Fu allora che ricominciammo a – o forse coi miei occhi ti chiesi soltanto (di) - intuire i pensieri. Il crepuscolo come un sipario calò su noi due, ché di luce non avemmo bisogno, né di voci, né di suoni. Le mani tremanti ed il cuore che implose, due secondi per piangere di un sorriso, per ridere dell’ennesimo pianto, per guardarti e lacrimare e ridere insieme: un arcobaleno che non vide nessuno all’infuori di noi, che provai nelle vene – le mie sole piene vene -: quando alla goccia il sorriso del sole fa scudo, e a rovescio, come a schernirla, s’esprime. È il cielo che vive, completo. È il corpo che prova, senza riserve e indugi.

E' bello, pensavo, saperci completi.

È  bello, pensavo, scoprirti realtà.

E' bello non sentirmi più a metà.


3 commenti:

Serpente Piumato ha detto...

Bello il grigio
perché si trova proprio a metà
tra il bianco ed il nero
come la mia attuale realtà

Hally Lou ha detto...

Mi sono assentata un po' dalla me più vera.

Sono di nuovo qui. Però. Ché mi ero già mancata abbastanza.

Passaggio obbligato e desiderato le tue parole. Bellissime. Oggi più che mai.

Eteronima ha detto...

Ed avevo notato la tua assenza. E aspettato il tuo passaggio. Son notti serene, queste. Spero lo siano anche per te. Ti abbraccio.

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