lunedì 20 luglio 2015

20 Luglio

Mi commuovo appena. Lo faccio con una vecchia biro tra le dita e musica alta nelle orecchie. Scrivo - inchiostro e clorofilla - di anni marchiati a fuoco sul cuore. Un lustro, oggi, di Labiali scempie. Lettere deboli, mai geminate. E missive non corrisposte, e figure retoriche ingenue.
Mi commuovo appena. Lo faccio con un sentimento nostalgico, come sapessi di non poter dare di più. Labiali scempie oggi compie cinque anni di vita, la mia. L'ho mostrata, spesso non chiaramente, a quegli occhi che hanno voluto guardare. L'ho raccontata, talvolta a fatica, a coloro i quali so che sempre mi leggono.
Mi commuovo e mi pare pure di esagerare, ma non riesco a non farlo.

Agli scritti che ancora sono chiusi nel cassetto, agli occhi attenti, alla mia forza, a questi lunghi, intensi cinque anni. Alle mie parole in grovigli, al mio cuore mai sazio. Alle parole udite, alle mani sfiorate.

Solo, grazie.



Antonella

4 commenti:

Phaberest ha detto...

Felice che tu ci sia stata, felice che tu ci sarai. Felice di averti ritrovata.

Eteronima ha detto...

Visite invisibili e parole comunicate senza esser pronunciate. Felice io, davvero, di ritrovarti. E di ritrovarti proprio ora.

Guido Mura ha detto...

Sì, ci siamo sempre, e resistiamo. E ognuno deve rimanere se stesso. Tu col tuo raffinato percorso, io col mio approccio più ruvido, con la mia voglia di raccontare.

Eteronima ha detto...

E in me la voglia di leggerti, Guido. È esattamente come ricevere un regalo: ogni volta l'entusiasmo di scartarlo e goderne, nei giorni a seguire, come un piccolo tesoro esclusivo e irrinunciabile.

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