lunedì 10 settembre 2018

Tu (lettere a mano)





E chissà se ti piacerà il tuo nome, chissà se ti piacerà il colore di queste pareti, il profumo della primavera o forse no, no, tu preferirai l'inverno. Chissà quante domande mi farai, io che non sono mai stata brava a rispondere alle mie. Se avrai occhi profondi, o sarai schivo anche nello sguardo. Se colorerai davvero questa vita, tu che già brilli di una luce sconosciuta. Mi vivi dentro e da dentro io ti sento, germoglio di sangue e sentimento, anima bella che io so senza sapere. Chissà quale sarà la musica che ti farà addormentare e quali le braccia più calde nelle quali sonnecchiare, tu che mi somigli senza sapere in quale tratto, tu che ancora non sei tu, tu che non sei nemmeno un pronome personale. Se riuscirò nel tempo a dirti che ancor prima di abbracciarti mi hai cambiata, attraversata, nutrita e consolata. Se riusciremo mai, nel tempo, a renderti felice. E chissà poi se ti piacerà il tuo nome, se capirai le scelte che abbiamo fatto senza mai rinunciare, tu che sei il frutto più spontaneo di un amore nato per amore solo. Chissà se questo balcone ti offrirà la giusta prospettiva, se correrai verso il mare o, come noi, preferirai la montagna. Chissà per cosa riderai e cosa invece detesterai. Se sarai buono e in gamba come tuo padre e se, di lui, amerai le stesse cose che io amo alla follia. Se gli somiglierai. Chissà, piccolo mio, chissà.

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