domenica 15 marzo 2015

Mosca cieca (son lì, malgrado la mia assenza)



(deliri acrobatici)

Vivo di ombre e contorni sfocati, nell'attesa di un ritorno. Ho palpebre tenaci, che a stento chiudono i battenti, e gorgoglii dell'anima stagna. Ho fiato - ho ancora fiato - e labbra morbide che al mattino possono ancora dare il buongiorno - ma ho bocca asciutta, di sale, di miele, di caffè. E vago - tracce di rossetto sul viso, dovranno scomparire prima o poi - su sentieri bui di carezze. E vivo, vivo di odori ancora fluttuanti. Leggo, leggo di poesie scritte e declamate a gran voce. Soffoco, talvolta soffoco, di pensieri che non scendono giù.

Ma mi par di intuire, tra i ricami del cielo, uno spiraglio di luce. Io fui ombra e a fatica mi vedesti, tu fosti ombra e a fatica ti trovai. Io, intangibile disegno sul pavimento - tu come me, malgrado le carezze che pure sentivo -. Anche il sole si nasconde, talvolta accecandoci. Ma è qui, malgrado la sua assenza.
Fu rincorrere il vento, quell'ostinarmi a raggiungerti. Fu una corsa al buio per trovarti, te che eri ombra e nient'altro - corpo invisibile dai contorni tracciati -.  Il sole nasconde, a volte, annebbiando la vista.

Odore di nuovo e armonie quasi tangibili, nell'attesa di un arrivo. Ho lacrime tenaci che a stento cessano, e milioni di parole da blaterare. Ho forza - ho ancora forza - e mani che al mattino possono ancora carezzare - ma ti cerco, a mosca cieca, tra i sospiri degli altri. E vado - gambe allenate e cuore pure - alla ricerca di luce. 

E mi par di intuire, tra i ghirigori sul foglio, uno spazio bianco. Mi par di intuire, dalle serrande socchiuse, spiragli di luce. Il sole nasconde, talvolta accecandoci. Ma tutto è qui, ad un palmo di mano, malgrado la sua assenza. Ed io cerco, ostinata, un nuovo sentiero. Una quiete di luce che mi somigli, un'alba sfocata che mi baci al risveglio, un tramonto porpora che mi saluti alla sera. Occhi, mani, braccia, bocca. Un'ombra che non sia più solo ombra.


Ti nascondi, perché annebbiata è la mia vista.
Sei qui. Sei qui malgrado la tua assenza.

5 commenti:

Hally Lou ha detto...

Passavo da qui per giustificare la mia assenza. Questo mancare e mancarmi senza interruzione.
E mentre leggo di vuoti, il mio vuoto aumenta.
Continuo a leggerti, però.

Eteronima ha detto...

E mi sei mancata, mia cara Hally. Coloriamolo, questo vuoto, diamogli un senso.
Bentornata, amica mia.

Hally Lou ha detto...

Grazie di cuore.

chand ha detto...

la gola come un tappeto rassegnato al calpestio, respirare l'assenza nei gesti sincopati, levigati e poi lasciati scomparire, come scie di navi nelle bottiglie; sfiorare l'assenza e guardarla germogliare in semi di gelsomino che si inaridiscono, in futili ricami che non portano a un intreccio, vivere l'assenza e immaginarsi aldilà dello spazio, fuori dall'inchiostro, come parole invisibili che aspettano di essere scoccate ..

di tutti i fuochi che muoiono in me ce n'è uno che brucia come il sole
e mi confessa che la mia anima ha un'ombra ...

Eteronima ha detto...

A volte, paradossalmente, si è più presenti essendo assenti. Ne so qualcosa :)
Ciao chand, bentornato ^_^

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